AUTOSTRADA: VENDITE BENZINA E GASOLIO, ANCORA (PICCOLO) SEGNO IN MENO

Nonostante una variazione positiva delle percorrenze (i dati AISCAT arrivano fino a novembre, ma la stima a fine anno si può calcolare di un incremento di +3,8 % sul 2022), le vendite di benzina e gasolio (secondo i dati del MASE appena pubblicati) riescono a marcare ancora un segno negativo, ancorché minimo: -0,26 % sul 2022, con una perdita di ulteriori 2,7 milioni di litri.

Il dato ministeriale, infatti, evidenzia 306,82 milioni di litri di benzina e 719,04 di gasolio, per totali 1.025,86 milioni di litri (nel 2022 erano, rispettivamente, 284,25, 744,28 e 1.028,53: in sostanza, la benzina guadagna 22,56 milioni di litri ed un +7,94 %, il gasolio perde 25,23 milioni di litri e un -3,39 %.

Si tratta del 22° risultato negativo dal 1999, con le sole eccezioni di segno positivo nel lontano 2003 e, ovviamente, nel 2021 e 2022 dopo la batosta COVID-19.

Di contro questo risultato, spicca il segno di +1,83 della rete ordinaria che costituisce ormai un dato consolidato dell’anomalia del comparto autostradale rispetto alle dinamiche delle vendite.

Un tanto significa che, ripartito, con la media del pollo, il volume delle vendite dei due prodotti su un numero di circa 443 aree di servizio, l’erogato medio risulta di 2,32 milioni di litri (circa il 70 % in più della media per punto vendita della rete ordinaria, stimato in poco meno di 1,35 milioni, rete che pure sconta una “zavorra” di circa il 21 % della rete con vendite di meno di 0,35 milioni di litri/punto vendita).

Nel 2023 la rete autostradale ha venduto benzina e gasolio per un -61,72 % rispetto al lontanissimo 1979 (con altri fondamentali economici, diversissimi tassi di motorizzazione e solo il 33 % delle attuali percorrenze nel sedime autostradale), ha perso il 75,95 % sull’anno 2000, ha perso il 67,93 % sull’anno 2010 (il che è una plastica rappresentazione che il disastro del comparto data, ed accumula progressivamente, quanto meno dalla privatizzazione).

Rispetto all’anno precedente (2019) alle restrizioni COVID-19, le vendite del 2023 segnano un calo di 18,38 punti percentuali (1.025,86 contro 1.256,81 milioni di litri).

Rispetto all’annata con maggiori vendite (1998) nel 2023 il crollo delle vendite sommate di benzina e gasolio è di un –76,18 % e di -3.280,3 milioni di litri; per i prodotti, le vendite di benzine, sempre sul 1998 (anno di maggiori vendite per questo prodotto) la caduta è di un -85,50 % e di -1,809,78 milioni di litri (dato scontato, stante i cambiamenti delle alimentazioni dei mezzi), ma per il gasolio il dato sull’anno di maggiori vendite (il 2007) segnala la perdita di un -74,84 % e di -2,138,38 milioni di litri, e il gasolio ha rappresentato dal 2000 al 2020 il 75 % delle vendite, quota scesa al 70 % nel 2023.

Conclusivamente, quanto agli erogati medi per area di servizio, si osserva quale sia stata la loro dinamica storica: da 5,99 milioni di litri/AdS nel 1979, crescono a 7,87 nel 1990 ed a 9,17 nel 2000, per scendere a 6,87 nel 2010 e precipitare, come già sopra osservato, a 2,32 nel 2023 (a confronto con la rete ordinaria: anno 1979, 0,614 milioni di litri, anno 1990, 0,966, anno 2000, 1,479, anno 2010, 1,486 e, infine, anno 2023, 1,338 milioni di litri).

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