«Benzina alle stelle per i ponti di primavera: picchi [N.d.R.: UNO] di 2,85 euro a litro. Ma il Ministero minimizza: “La media è più bassa”» questi i titoli, con la consueta abitudine di sostenere che un prezzo fa il totale e che questo “un” prezzo farà sborsare a tutti centinaia di euro in più di qui all’eternità (è così che si pensa di fare tutto un film con un solo fotogramma).
(A proposito, media del periodo 01.01.2024-11.04.2024 dei prezzi superiori a 2,500 euro/litro sul totale di tutti i prezzi comunicati al MIMIT:
benzina servito 0,088 %;
benzina self 0,007 %;
gasolio servito 0,029 %;
gasolio self 0,001 %;
finiamola con le buffonate!)
Continuano le polemiche sui prezzi, con l’attenzione che si sposta sui prezzi del “servito”, un tema che riguarda oggi meno del 15 % delle vendite, ma che, detto agli scopritori dell’acqua calda, è tutt’altro che nuovo, visto che il delta prezzo tra “self” e “servito” é stato mediamente negli ultimi nove anni pari a 0,129 euro/litro per la benzina ed a 0,134 euro/litro per il gasolio.
Si lamenta dunque che, negli ultimi giorni, si registrano molti prezzi superiori ai 2,200 euro/litro per tale modalità di rifornimento.
Come sempre, si deve guardare ai dati, rilevati dai files ufficiali giornalieri del MIMIT: mediamente, dal 01.01.2024 all’11.04.2024, i prezzi per benzina in modalità “servito” superiori a 2,200 sono stati 443,0 al giorno (su una media di 14.373,1 prezzi/gg, si tratta del 3,08 %; cambiando prodotto, i prezzi per gasolio “servito” superiori a 2,200 sono stati 233,7 al giorno (su una media di 14.331,4 prezzi/gg, si parla di un 1,63 % di tutti i prezzi).
Per completezza, si forniscono anche i dati per la modalità “self”. Mediamente, dal 01.01.2024 all’11.04.2024, i prezzi per benzina in modalità “self” superiori a 2,000 (per questa modalità prendiamo un livello inferiore rispetto al “servito”) sono stati 130,4 al giorno (su una media di 19.664,9 prezzi/gg, si tratta dello 0,66 %; cambiando prodotto, i prezzi per gasolio “self” superiori a 2,000 sono stati 70,8 al giorno (su una media di 19.605,9 prezzi/gg, si parla di uno 0,36 % di tutti i prezzi).
Nello stesso periodo, le medie dei prezzi (sempre su dati MIMIT) sono state le seguenti:
- benzina servito gennaio-marzo 1,972 euro/litro, 01-11 aprile 2,038; delta +0,066;
- benzina self gennaio-marzo 1,833 euro/litro, 01-11 aprile 1,902; delta +0,069;
- gasolio servito gennaio-marzo 1,926 euro/litro, 01-11 aprile 1,943; delta +0,017;
- gasolio self gennaio-marzo 1,788 euro/litro, 01-11 aprile 1,805; delta +0,017.
Si nota nei grafici seguenti che il numero dei prezzi superiori alla soglia di 2,200 euro/litro per modalità “servito” e 2,000 per modalità “self” tende ovviamente a crescere con il crescere del livello del prezzo medio e viceversa.
BENZINA SERVITO
GASOLIO SERVITO
BENZINA SELF
GASOLIO SELF
Pertanto, i prezzi sono aumentati in aprile rispetto alla media dei tre mesi prima di circa +0,068 euro/litro per la benzina e di +0,017 per il gasolio (media tra le due modalità di approvvigionamento).
Ma anche il costo dei prodotti raffinati è aumentato. Dati alla mano, il Platt’s della benzina in aprile è salito a 0,659 euro/litro dalla media dei tre mesi antecedenti di 0,591, un aumento di +0,067 che con IVA sale a +0,082, il Platt’s del gasolio ad aprile è cresciuto a 0,667 euro/litro rispetto alla media da gennaio a marzo (0,652), con un moderato aumento di +0,015 euro/litro che sale a +0,019 con IVA.
La dinamica è assolutamente coerente (Platt’s +0,082, prezzo +0,068 per la benzina, Platt’s +0,019 e prezzo +0,017 per il gasolio).
Ogni affermazione su pretesi “sovrapprezzi” di alcuni centesimi calcolati sull’andamento del petrolio è destituita di ogni ragionevole fondamento (e siamo in una situazione di guerra su due fronti, altro che complotti sui ponti primaverili e le gite degli italiani!).
E, a proposito di greggio: in aprile è aumentato di 0,046 euro/litro sulla media del trimestre precedente (0,526 contro 0,480), ossia più della media degli aumenti Platt’s dei raffinati calcolati sul mix delle vendite per prodotto (che restituisce un valore di 0,033 euro/litro senza IVA).
Che le quotazioni del greggio incidano sulle quotazioni dei prodotti finiti – e inoltre vi incidano con correlazioni altissime: 0,9619 per la benzina e 0,9539 in una scala da zero a 1,000 – è rappresentato dal seguente grafico che prende in considerazione i valori in euro/litro del greggio Brent, del Platt’s della benzina e di quello del gasolio dal 01.01.2005 all’11.04.2024.
GRAFICO DINAMICHE GREGGIO BRENT E QUOTAZIONI PLATT’S BENZINA E GASOLIO
E su come si formi il prezzo alla pompa, che è il risultato di tre fattori determinanti, ossia il costo del prodotto raffinato o quotazione Platt’s, le imposte (accisa ed IVA) totali che gravano sui carburanti ed il margine industriale lordo (ossia tutti i costi del sistema distributivo ed il risultato di gestione), è mostrato nei grafici che seguono, anch’essi estesi dal 01.01.2005 all’11.04.2024, relativi, per l’appunto, al prezzo alla pompa (si tratta del “prezzo ITALIA” del MASE) della benzina e del gasolio.
GRAFICO BENZINA
Si osservi la corrispondenza dinamica tra l’indicatore del prezzo alla pompa (linea blu) e quello della quotazione del Platt’s (linea rossa).
GRAFICO GASOLIO
Si osservi anche per questo prodotto la corrispondenza dinamica tra l’indicatore del prezzo alla pompa (linea blu) e quello della quotazione del Platt’s (linea rossa).
Infine, qualche numero “curioso” che dimostra quanto infondate siano le previsioni degli “esperti della domenica” che da un solo prezzo sono in grado di divinare quanto ci costerà tutto il futuro (“in un anno spenderemo in più…”).
I prezzi e le quotazioni cambiano con una impressionante frequenza.
Dal 01.01.2005 all’11.04.2024 c’è un intervallo di 7.041 giornate.
In questo intervallo le variazioni dei prezzi e dei loro fattori sono così contabilizzabili:
- greggio Brent, 4.962 variazioni, pari al 70,5 % delle giornate;
- Platt’s benzina, 4.945 variazioni, pari al 70,2 % delle giornate;
- Platt’s gasolio, 4.946 variazioni, pari al 70,2 % delle giornate;
- prezzo medio ITALIA benzina, 3.274 variazioni, pari al 46,5 % delle giornate;
- prezzo medio ITALIA gasolio, 3.314 variazioni, pari al 47,1 % delle giornate;
- imposte benzina, 3.279 variazioni, pari al 46,6 % delle giornate;
- imposte gasolio, 3.317 variazioni, pari al 47,1 % delle giornate;
- margine lordo benzina, 5.514 variazioni, pari al 78,3 % delle giornate;
- margine lordo gasolio, 5.524 variazioni, pari al 78,5 % delle giornate.
Variazioni – con una quasi corrispondente consistenza delle giornate con aumenti e delle giornate con cali – che fanno ben comprendere l”inutilità dell’esercizio su “quanto pagheremo in più di qui a….“.
Infine, al di là dei numeri che sono diversi dalle bufale, è una vita che sappiamo
1) che i prezzi variano di continuo,
2) che sono più elevati in “servito” che in “self”,
3) che ogni brezza agiti il mercato del greggio e quello dei raffinati produce una bufera sui prezzi alla pompa,
4) che ogni tanto i conti dello Stato esigono un aumento delle accise o ne impediscono il ribasso,
5) che la guerra in Ucraina è cominciata due anni fa e quella in Palestina sei mesi orsono, e, infine,
6) che i tagli alla produzione dei Paesi OPEC+ influiscono sul livello del greggio, e, ancora,
7) che, correndo appresso alla farfalla della transizione energetica, se si lascia andare in perenzione la raffinazione nazionale si finisce per dipendere da terzi sia per la disponibilità dei prodotti che per i loro prezzi,
nonostante tutto ciò, stiamo ancora a discutere di fregnacce?
L’articolo PREZZI: POLEMICHE SENZA FINE, COME SE NON CI FOSSE BEN ALTRO proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.