QUANTI E QUALI SONO I PREZZI IN UN SOLO GIORNO? A PROPOSITO DI PREZZO MEDIO

Molto si è polemizzato od argomentato attorno ai prezzi dei carburanti dopo il ripristino, dal 1° gennaio, delle accise nella misura antecedente alle riduzioni attuate con D.L. 21/2022 dal 21.03.2022 (riduzione di 0,250 euro/litro per benzina e gasolio e di 0,047 per il GPL), poi attenuate con il D.L. 179/2022, con un incremento di 0,100 euro/litro per benzina e gasolio e di 0,019 per il GPL dal 01.12.2022.

Sorvolando sulle diverse imprecisioni (e sulle poche fake news che hanno tuttavia scatenato una tempesta sproporzionata ed assolutamente inutile), l’intervento del Governo per opporre un deterrente alla presunta “speculazione” che (stranamente) si anniderebbe nella fase finale della filiera di distribuzione (trascurando quanto a monte, dai meccanismi speculativi del mercato finanziario di carta all’evasione delle imposte sui carburanti) ha escogitato – a titolo di riferimento per il consumatore (al quale forse è difficile far comprendere che questa novella informazione non costituisce il “dirittotout court a usufruire di tale nuovo prezzo – il concetto di “prezzo medio”.

Il Comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riferendo della riunione n. 15 del 10 gennaio, riferiva al proposito quanto testualmente segue:

<<si rende giornaliero l’obbligo per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare il prezzo di vendita praticato. Il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato>>.

In fase normativa, tuttavia, il concetto di “prezzo medio nazionale” è virato verso un po’ più mirato “prezzo medio regionale”, come attesta quanto disposto all’articolo 1, commi 2 e 3, del D.L. 14 gennaio 2023, n. 5 (c.d. “Decreto Trasparenza”):

<<2.Il Ministero delle imprese e del made in Italy, ricevute le comunicazioni sui prezzi dei carburanti di cui all’articolo 51, comma 1, della legge 23 luglio 2009 n. 99, provvede all’elaborazione dei dati, calcola la media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati e ne cura la pubblicazione sul proprio sito istituzionale.

3.Gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione, ivi compresi quelli lungo la rete autostradale, entro quindici giorni dalla data di adozione del decreto di cui al comma 2, adeguano la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita, di cui all’articolo 19 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, con l’indicazione della media aritmetica dei prezzi di riferimento definita ai sensi del comma 2.>>

Sul tema, si registra la presa di posizione dell’Authority del mercato e della concorrenza, che, in audizione il 27 gennaio presso la X Commissione Permanente della Camera nell’ambito dell’iter di conversione del predetto D.L. 5/2023 (C. 771 Governo), rende la seguente dichiarazione:

<<…va rilevato infatti che la media aritmetica del prezzo regionale risulta molto poco rappresentativa dell’effettivo contesto competitivo in cui un impianto di distribuzione di carburanti opera. In particolare, come indicato dalla prassi dell’Autorità (e in generale delle autorità antitrust anche in ambito internazionale), un impianto di distribuzione di carburanti risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza (o, alternativamente, raggiungibili in un tempo di percorrenza limitato), in quanto soltanto gli impianti più vicini possono costituire una concreta alternativa per il consumatore che necessita di rifornire la propria vettura. La dimensione regionale risulta, in altri termini, di gran lunga eccedente l’insieme dei distributori di carburanti che effettivamente potrebbero risultare, per i consumatori, alternativi a un dato impianto. Potrebbe pertanto facilmente verificarsi che, per motivi collegati ai costi e alla logistica, alla densità di distributori, nonché al livello della domanda, il prezzo in una determinata sotto-zona sia diverso da quello medio regionale, che quindi costituirebbe, in questo senso, un indicatore non rappresentativo della situazione locale e, come tale, poco utile al consumatore. A ciò si aggiunga che la doppia cartellonistica prevista, al di là dei possibili oneri aggiuntivi per gli esercenti, potrebbe perfino indurre in confusione alcuni consumatori.>>

Si tralascia, peraltro, anche la criticità – su cui Antitrust ha ulteriormente documentato la propria posizione contraria – derivante dalla introduzione del “prezzo medio” sulle ordinarie regole del mercato e della concorrenza, per i rischi derivanti da un “appiattimento” sul prezzo medio delle dinamiche competitive (la vicenda dell’Indagine I681 del 18.01.2007 avrebbe pur dovuto costituire doverosa memoria), un fattore in ultima analisi costituente un effetto controproducente per il consumatore.

Su come si sia originata la tempesta del prezzo, tuttavia, è lecito porsi un paio di domande:

  • come sia stato possibile montare un caso, senza che alcuno abbia voluto approfondire/verificare in base ai prezzi di tre località (testualmente nella denuncia CODACONS, Ischia, La Maddalena e infine Vulcano) che per la loro dislocazione (come per tutte le isole minori) hanno sempre fatto rilevare maggiori prezzi derivanti dai maggiori costi di natura logistica, ovvero in base ai prezzi della rete autostradale, sui cui prezzi è facilmente intuitivo il concorso dei maggiori costi di un servizio complesso offerto h24 e, forse meno intuitivo, il pesante effetto delle royalties (attorno agli 8 cent/litro in media) a beneficio dei Concessionari (tralasciando quelle gravanti sui generi e servizi del food&beverage);
  • come sia stato possibile che persino esponenti del Governo abbiano potuto esprimere meraviglia e riprovazione per il fatto che si possano avere prezzi diversi, e anche assai diversi, per lo stesso prodotto.

A questa seconda domanda, in particolare, risponde la presente elaborazione che evidenzia quanto sia ordinariamente variegata l’offerta dei prezzi e quanto possa essere anche divaricato il prezzo sul territorio, e tutto ciò come dato strutturale e continuativo e non come anomalia nel sistema distributivo nazionale.

Questa estrema varietà, con i numeri che di seguito verranno elencati, dimostra quanto sia oggettivamente ridondante e persino del tutto “inutile” qualunque riferimento ad un qualsiasi “prezzo medio”, che altro non si traduce se non in un numero che è banale dal punto di vista statistico e comunque influenzato sia da prezzi “bassi – talvolta così bassi da essere in sospetto di collusione con canali alternativi ed illegali di fornitura -, ma anche dall’oggettiva frammentazione di una rete che conta ormai circa il 33 % di operatori non riferibili alle major petrolifere, sia da prezzi “alti” quali verificabili nei circa 400 impianti della rete autostradale e nei punti vendita periferici e dislocati in aree del territorio gravati da costi logistici più elevati.

I prezzi sono necessariamente molti (ne prendano atto quanti si stupiscono di un tanto, ricordando che i prezzi stessi sono stati liberalizzati sin dal 1994, che la liberalizzazione anche della rete risale al 2000 e, infine che l’indagine Antitrust del 2007 – tutti, quindi, avvenimenti più o meno ampiamente “datati” – ha portato anche le major petrolifere a differenziare i prezzi nel territorio e persino da impianto ad impianto dello stesso marchio): in un solo giorno per la benzina (sommando le due modalità di servizio) ben 1.023, per il gasolio ben 1.034, solo per citare i prodotti di più largo consumo.

Ed anche i differenziali tra i prezzi, in diretta correlazione con i “tanti” prezzi, possono essere significativi sia tra loro sia rispetto alle medie.

Quelle di seguito illustrate sono dinamiche strutturali di un mercato liberalizzato e con un elevato grado di concorrenza (e non privo di sacche di illegalità fiscale e quindi di “speculazione” derivante da illeciti vantaggi competitivi).

I dati che sono stati elaborati:

  • sono stati estratti dal file giornaliero dell’OsservaPrezzi del Ministero;
  • la data è quella del 27 gennaio 2023;
  • i prezzi trattati (in pratica la lista dei prezzi comunicati da ciascun impianto nella giornata ovvero immutati dai giorni precedenti) sono relativi alla benzina, al gasolio ed al GPL;
  • per benzina e gasolio sono stati distinti i prezzi in modalità “servito” ed in modalità “self;
  • per il GPL sono stati trattati solo i prezzi in modalità “servito”, stante la scarsa consistenza dei dati in modalità “self (152 su 4.543).

Le grandezze messe in evidenza sono:

  • numero dei punti vendita;
  • media aritmetica nazionale dei prezzi;
  • prezzo massimo e prezzo minimo e delta sulla media nazionale;
  • numero dei prezzi rispetto al numero dei punti vendita;
  • numero e quote punti vendita con prezzo superiore/inferiore/uguale alla media;
  • quote di punti vendita per classi di differenziale di prezzo ± rispetto alla media.

I prezzi selezionati:

  • NON comprendono quelli dei prodotti “speciali (sia per benzina che per gasolio);
  • sono stati depurati dai valori di prezzo chiaramente inattendibili sia per i valori massimi che per quelli minimi.

RISULTATI

Sono distinti per ciascun prodotto e ciascuna modalità di servizio (tranne che per il GPL che presenta solo la modalità “servito”).

BENZINA

QUANTI PREZZI?

Sono stati comunicati n. 35.055 prezzi, dai quali sono stati depurati n. 737 attribuibili ai c.d. prodotti “speciali” e n. 9 prezzi “inattendibili” (n. 1 al valore massimo pari a 4,000 euro/litro e n. 8 ai valori minimi inferiori a 1,200 euro/litro) per un numero netto di 34.309 per i prodotti “normali”, di cui n. 19.771 in modalità “self” e 14.538 in modalità “servito”.

BENZINA SELF

QUANTI PREZZI? N.ro 19.771

QUANTI PUNTI VENDITA? N.ro 19.771

QUANTI PREZZI DIVERSI TRA LORO? N.ro 420, con una media per ciascun prezzo pari a n.ro 47,07 punti vendita

QUALE LA MEDIA NAZIONALE DEL GIORNO? 1,875 euro/litro

QUALE IL PREZZO MASSIMO? 2,800 euro/litro con un delta di +0,925 euro/litro sulla media nazionale di 1,875 euro/litro

QUALE IL PREZZO MINIMO? 1,329 euro/litro con un delta di -0,546 euro/litro sulla media nazionale di 1,875 euro/litro

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 10.117 pari al 51,17 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO EGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 33 pari allo 0,17 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 9.621 pari allo 48,66 % del totale dei punti vendita

QUOTE % PUNTI VENDITA A SECONDA DEI DIFFERENZIALI ±  SULLA MEDIA NAZIONALE:

Differenziale superiore a +0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 8,33 %

Differenziale compreso tra +0,030 e -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 82,41 %

Differenziale inferiore a -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 9,27 %

BENZINA SERVITO

QUANTI PREZZI? N.ro 14.538

QUANTI PUNTI VENDITA? N.ro 14.538

QUANTI PREZZI DIVERSI TRA LORO? N.ro 603, con una media per ciascun prezzo pari a n.ro 24,11 punti vendita

QUALE LA MEDIA NAZIONALE DEL GIORNO? 2,010 euro/litro

QUALE IL PREZZO MASSIMO? 2,790 euro/litro con un delta di +0,780 euro/litro sulla media nazionale di 2,010 euro/litro

QUALE IL PREZZO MINIMO? 1,249 euro/litro con un delta di -0,761 euro/litro sulla media nazionale di 2,010 euro/litro

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 7.488 pari al 51,51 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO EGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 7 pari allo 0,05 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 7.043 pari allo 48,45 % del totale dei punti vendita

QUOTE % PUNTI VENDITA A SECONDA DEI DIFFERENZIALI ±  SULLA MEDIA NAZIONALE:

Differenziale superiore a +0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 20,00 %

Differenziale compreso tra +0,050 e -0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 48,50 %

Differenziale inferiore a -0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 31,50 %

GASOLIO

QUANTI PREZZI?

Sono stati comunicati n. 36.743 prezzi, dai quali sono stati depurati n. 2.560 attribuibili ai c.d. prodotti “speciali” e n. 15 prezzi “inattendibili” (n. 1 al valore massimo pari a 4,000 euro/litro e n. 14 ai valori minimi inferiori a 1,200 euro/litro) per un numero netto di 34.168 per i prodotti “normali”, di cui n. 19.695 in modalità “self” e 14.473 in modalità “servito”.

GASOLIO SELF

QUANTI PREZZI? N.ro 19.695

QUANTI PUNTI VENDITA? N.ro 19.695

QUANTI PREZZI DIVERSI TRA LORO? N.ro 408, con una media per ciascun prezzo pari a n.ro 48,27 punti vendita

QUALE LA MEDIA NAZIONALE DEL GIORNO? 1,918 euro/litro

QUALE IL PREZZO MASSIMO? 2,900 euro/litro con un delta di +0,982 euro/litro sulla media nazionale di 1,918 euro/litro

QUALE IL PREZZO MINIMO? 1,229 euro/litro con un delta di -0,689 euro/litro sulla media nazionale di 1,918 euro/litro

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 9.894 pari al 50,24 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO EGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 104 pari allo 0,53 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 9.697 pari allo 49,24 % del totale dei punti vendita

QUOTE % PUNTI VENDITA A SECONDA DEI DIFFERENZIALI ±  SULLA MEDIA NAZIONALE:

Differenziale superiore a +0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 9,99 %

Differenziale compreso tra +0,030 e -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 82,57 %

Differenziale inferiore a -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 7,44 %

GASOLIO SERVITO

QUANTI PREZZI? N.ro 14.473

QUANTI PUNTI VENDITA? N.ro 14.473

QUANTI PREZZI DIVERSI TRA LORO? N.ro 626, con una media per ciascun prezzo pari a n.ro 23,12 punti vendita

QUALE LA MEDIA NAZIONALE DEL GIORNO? 2,054 euro/litro

QUALE IL PREZZO MASSIMO? 2,759 euro/litro con un delta di +0,705 euro/litro sulla media nazionale di 2,054 euro/litro

QUALE IL PREZZO MINIMO? 1,342 euro/litro con un delta di -0,712 euro/litro sulla media nazionale di 2,054 euro/litro

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 7.541 pari al 52,10 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO EGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 8 pari allo 0,06 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 6.924 pari allo 47,84 % del totale dei punti vendita

QUOTE % PUNTI VENDITA A SECONDA DEI DIFFERENZIALI ±  SULLA MEDIA NAZIONALE:

Differenziale superiore a +0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 20,22 %

Differenziale compreso tra +0,050 e -0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 48,58 %

Differenziale inferiore a -0,050 euro/litro rispetto alla media nazionale: 31,20 %

Si può inoltre osservare che:

  • per la modalità “self”, sia per il prodotto benzina che per il prodotto gasolio, i prezzi praticati si “addensano” per quote rilevanti sul totale dei punti vendita (l’82,41 % per la benzina e l’82,57 % per il gasolio) entro un range limitato fra +0,030 e -0,030 euro/litro (ossia entro una forbice di 0,060 euro/litro) rispetto alle rispettive medie nazionali del prezzo, in quanto i prezzi in tale modalità hanno già raggiunto una sorta di naturale allineamento tra la rete delle major petrolifere e quella degli operatori indipendenti e delle “pompe bianche;
  •  per la modalità “servito”, tale “addensamento” risulta significativamente inferiore (il 48,50 % per la benzina e il 48,58 % per il gasolio) e pesa in quota percentuale meno della somma tra le “code” con prezzi più alti o più bassi, ed entro un range è più elevato (tra -0,050 e +0,050 euro/litro, con una forbice di 0,100 euro/litro), in quanto i prezzi in tale modalità presentano un netto disallineamento dei differenziali servito vs/ self delle major petrolifere rispetto ai differenziali degli operatori indipendenti e delle “pompe bianche.

GPL

QUANTI PREZZI?

Sono stati comunicati n. 4.545 prezzi, dai quali sono stati depurati n. 2 prezzi “inattendibili” (n. 1 al valore massimo pari a 8,390 euro/litro e n. 1 ai valori minimi di 0,010 euro/litro) per un numero netto di 4.543 per i prodotti “normali”, di cui n. 152 in modalità “self” (esclusi dall’analisi per la scarsa rilevanza numerica) e 4.391 in modalità “servito”.

GPL SERVITO

QUANTI PREZZI? N.ro 4.391

QUANTI PUNTI VENDITA? N.ro 4.391

QUANTI PREZZI DIVERSI TRA LORO? N.ro 294, con una media per ciascun prezzo pari a n.ro 14,94 punti vendita

QUALE LA MEDIA NAZIONALE DEL GIORNO? 0,782 euro/litro

QUALE IL PREZZO MASSIMO? 1,729 euro/litro con un delta di +0,947 euro/litro sulla media nazionale di 0,782 euro/litro

QUALE IL PREZZO MINIMO? 0,549 euro/litro con un delta di -0,233 euro/litro sulla media nazionale di 0,782 euro/litro

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 1.881 pari al 42,84 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO EGUALE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 1 pari allo 0,02 % del totale dei punti vendita

QUANTI PUNTI VENDITA CON PREZZO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE? N.ro 2.509 pari allo 57,14 % del totale dei punti vendita

QUOTE % PUNTI VENDITA A SECONDA DEI DIFFERENZIALI ±  SULLA MEDIA NAZIONALE:

Differenziale superiore a +0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 15,81 %

Differenziale compreso tra +0,030 e -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 64,34 %

Differenziale inferiore a -0,030 euro/litro rispetto alla media nazionale: 19,86 %

L’articolo QUANTI E QUALI SONO I PREZZI IN UN SOLO GIORNO? A PROPOSITO DI PREZZO MEDIO proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.

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