Faib Fegica e Figisc a Compagnie e Retisti: costi energetici insostenibili, urgenti misure di sostegno

Le Associazioni dei gestori Faib Fegica e Figisc hanno rivolto, con una nota unitaria, una pressante richiesta di “sostegno”, a Compagnie petrolifere e Retisti e alle loro rappresentanze, a compensazione del “caro energia”, alla luce della sofferenza delle gestioni sempre più costrette fra margini insufficienti ed esplosione dei costi quali, appunto, quello dell’energia, cresciuto a dismisura nel corso degli ultimi mesi.

Per le tre Federazioni  si rende quindi necessario che “… i titolari di impianti debbano farsi, in qualche modo, carico dei crescenti aumenti delle “bollette” per evitare il tracollo economico delle gestioni (la riduzione del servizio, l’azzeramento dell’illuminazione notturna, ecc.)”

“D’altra parte, prosegue la nota, gli stessi titolari di impianti – qualunque sia la loro fonte di approvvigionamento – sono i soli a poter muovere liberamente il prezzo raccomandato al pubblico come risultante dell’impennata del prezzo dei greggi (e dei prodotti finiti) ma anche dell’energia elettrica, spalmando in un mercato molto più ampio di quello del Gestore….”

Le Associazioni, dopo aver rappresentato le difficoltà delle gestioni nell’attuale momento e con le regole vigenti,  “chiedono un urgente ed indifferibile incontro prima di adottare iniziative unilaterali che potrebbero gravare sul prezzo al pubblico e sulla riduzione del ricorso all’illuminazione dei piazzali, come annunciato nella lettera allegata che indica, insieme alla insostenibilità della situazione, anche possibili “sbocchi” della protesta”

Per le Federazioni di categoria, infatti, “non appare sostenibile che sia il Gestore, peraltro già penalizzato da un mercato aggressivamente concorrente in forme lecite ed illecite, possa -lui solo- fare fronte a questa situazione senza ricorrere a forme estreme di protesta. Le scriventi Organizzazioni invitano pertanto i Destinatari della presente ad avviare in tempi strettissimi il richiesto confronto evidenziando che, in assenza di iniziative concordate, dovranno attivare iniziative sindacali atte a garantire almeno le minime tutele alla Categoria.”

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