L’immagine di una stazione di servizio in dismissione non è rara. Sarà colpa dei tempi che cambiano. L’arrivo delle auto elettriche, lo sviluppo di nuove forme di mobilità, l’urbanistica e la demografia dei luoghi che si trasformano sono tutti fattori che contribuiscono a un processo che, di certo, può portare all’abbandono di servizi concepiti dal passato. Quella della rinuncia non è però l’unica strada.
Donato Piangivino ne ha trovata una diversa quando, per motivi familiari, dopo il diploma al liceo artistico di Martina Franca, si è dovuto avvicinare all’attività svolta da suo fratello: un distributore di carburanti stradale con bar annesso. Avrebbe dovuto occuparsi della sua dismissione. Invece oggi, all’età di 26 anni, è riuscito a trasformare quell’attività in un progetto, Fully Station, capace di appagare la passione per l’arte, l’architettura e la bellezza…