DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022 , n. 176 .
Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
Art. 2.
Disposizioni in materia di accisa e di imposta sul valore aggiunto su alcuni carburanti
1. In considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei
prodotti energetici, a decorrere dal 19 novembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022:
a) le aliquote di accisa, di cui all’allegato I al testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte
sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre
1995, n. 504, dei sotto indicati prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure:
1) benzina: 478,40 euro per mille litri;
2) oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
3) gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
4) gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo;
b) l’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento.
2. In dipendenza della rideterminazione dell’aliquota di accisa sul gasolio usato come carburante, stabilita
dal comma 1, lettera a) , numero 2), del presente articolo, l’aliquota di accisa sul gasolio commerciale usato come
carburante, di cui al numero 4 -bis della Tabella A allegata al testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995,
non si applica per il periodo dal 19 novembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022.
3. Gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa di cui all’articolo 25, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995 e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti di cui al comma 2, lettera b) , del medesimo articolo 25 trasmettono, entro il 13 gennaio 2023, all’ufficio competente per territorio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con le modalità di cui all’articolo 19 -bis del predetto testo unico ovvero per via telematica e con decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, i dati relativi ai quantitativi dei prodotti di cui al comma 1, lettera a) , del presente articolo usati come carburante giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data del 31 dicembre 2022. La predetta comunicazione non è effettuata nel caso in cui, alla scadenza dell’applicazione della rideterminazione delle aliquote di accisa stabilita dal comma 1, lettera a) , del presente articolo, venga disposta la proroga dell’applicazione delle aliquote come rideterminate dal medesimo comma 1, lettera a) .
4. Nel caso in cui non venga disposta la proroga di cui al comma 3, per la mancata comunicazione delle giacenze
di cui al medesimo comma 3 trova applicazione la sanzione prevista dall’articolo 50, comma 1, del testo unico di
cui al decreto legislativo n. 504 del 1995. La medesima sanzione è applicata per l’invio delle comunicazioni di cui
al predetto comma 3 con dati incompleti o non veritieri.
5. Al fine di prevenire il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa
stabilita dal comma 1, lettera a) , e dalla diminuzione dell’aliquota IVA di cui al comma 1, lettera b) , trovano
applicazione, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all’articolo 1 -bis , commi 5 e 6, del decreto-legge 21 marzo
2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51.
6. Agli oneri derivanti dal comma 1, valutati in 1.366,80 milioni di euro per l’anno 2022 e in 62,30 milioni di euro
per l’anno 2024, si provvede ai sensi dell’articolo 15.
L’articolo IN GAZZETTA LA PROROGA DELLA RIDUZIONE DELLE ACCISE AL 31.12.2022 proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.