L’elaborazione espone i dati nazionali medi annui, o di parti di anno, dal marzo 2015 al luglio 2024 delle seguenti grandezze:
- prezzo medio nazionale benzina self dei maggiori marchi petroliferi (ENI, IP, ESSO, Q8 e TAMOIL) e del gruppo no-logo;
- prezzo medio nazionale benzina servito dei maggiori marchi petroliferi e del gruppo no-logo;
- prezzo medio nazionale gasolio self dei maggiori marchi petroliferi e del gruppo no-logo;
- prezzo medio nazionale gasolio servito dei maggiori marchi petroliferi e del gruppo no-logo;
- delta prezzo medio nazionale benzina self di ciascun marchio petrolifero con il prezzo degli altri marchi concorrenti e della rete no-logo, nonché del gruppo no-logo con ciascun marchio petrolifero;
- delta prezzo medio nazionale benzina servito di ciascun marchio petrolifero con il prezzo degli altri marchi concorrenti e della rete no-logo, nonché del gruppo no-logo con ciascun marchio petrolifero;
- delta prezzo medio nazionale gasolio self di ciascun marchio petrolifero con il prezzo degli altri marchi concorrenti e della rete no-logo, nonché del gruppo no-logo con ciascun marchio petrolifero;
- delta prezzo medio nazionale gasolio servito di ciascun marchio petrolifero con il prezzo degli altri marchi concorrenti e della rete no-logo, nonché del gruppo no-logo con ciascun marchio petrolifero.
I prezzi sono rilevati come media giornaliera nazionale (ossia: somma dei prezzi di ciascun impianto diviso il numero di impianti) sulla fonte dell’Osservatorio Prezzi Carburanti del MIMIT.
Le medie sono calcolate – su un numero di 3.441 rilevazioni giornaliere – su base annua per tutte le annualità intere (da gennaio a dicembre) dal 2016 al 2023; sulla base di dieci mesi (marzo-dicembre) per il 2015 e di sette mesi per il 2024 (gennaio-luglio).
Le statistiche sui prezzi, oltre a riportare i dati di dettaglio (nei Capitoli da 5 a 10) per singolo marchio, o gruppo nel caso dei no-logo, evidenziano anche alcuni elementi di valutazione della competitività:
- il numero degli impianti che hanno comunicato il prezzo, ordinato per periodo di esame (anno o parte di anno) e per marchio (o gruppo), espresso in quota percentuale sul totale della rete in relazione anche alle due modalità self e servito;
- la casistica del posizionamento del singolo marchio (o gruppo) rispetto ai prezzi dei marchi (o gruppi) concorrenti distinguendo tra “prezzo inferiore”, “prezzo uguale” e “prezzo superiore”, assegnando a ciascuna di tali situazioni il numero di marchi (o gruppi) rispetto a cui il singolo marchio risulta minore, uguale o maggiore;
- la quota di rete (ossia del numero di impianti dei marchi concorrenti) che registra un prezzo inferiore e più competitivo rispetto al prezzo del singolo marchio (o gruppo);
- il delta prezzo medio ponderato (in base alla quota di rete dei singoli marchi) che ogni singolo marchio (o gruppo) ha maturato nei confronti dei marchi più competitivi, ossia il delta sul complesso della rete che presenta prezzi minori.
Tali statistiche di competitività (come del resto i dati dettagliati) sono – come già esposto – basate su una media nazionale del prezzo dei singoli prodotti e delle singole modalità di erogazione, nonché dei singoli marchi (o gruppi): come tali sono statistiche grezze che non possono riflettere l’ampio spettro di variabili operate sui singoli territori o sui singoli impianti nello specifico ambito competitivo.
Esse, tuttavia, costituiscono un utile proxy per la valutazione delle competitività su scala ampia (ogni azienda, peraltro, ragiona sulla propria rete considerandola unitariamente nella sua complessità) e delle tendenze in atto sulla rete.
L’articolo LA CONCORRENZA DEI PREZZI MARCHI PETROLIFERI E NO-LOGO – 01.03.2015-31.07.2024 proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.