Nella banca dati del MIMIT al 30.10.2024 risultano iscritti n. 23.448 punti vendita, comprensivi di tutti gli impianti che erogano benzina, gasolio, GPL, metano e GNL.
Se solo si ritorna indietro nel tempo di alcuni anni, è significativo che il dato del 30.10.2024 risulta superiore di ben il 18,89 % di quello che risultava otto anni fa al 30.10.2016, pari a n. 19.723 punti vendita, con un incremento di ben +3.725 impianti.
Dall’esame dei prezzi che vengono comunicati all’Osservatorio prezzi del ministero, in questo lasso di tempo, emerge un incremento delle segnalazioni per i prodotti metano, GPL, GNL (da cui si deduce che tali pv contano per circa i due terzi dell’incremento del numero degli impianti dal 2016, ma anche che per il terzo rimanente aumentano altresì impianti che erogano i carburanti tradizionali).
Particolarmente interessante è osservare la trasformazione degli assetti nella rete:
- se a fine ottobre 2016 gli impianti dei marchi petroliferi contavano una quota percentuale sul totale del 78,13 % (15.410 pv su 19.723), a fine ottobre 2024 questo segmento di rete rimane con una quota del 66,94 % (15.696 pv su 23.448, +286 pv);
- gli operatori indipendenti con marchio proprio (ossia retisti grandi e medi, microreti e marchi monoimpianto, GDO), nello stesso periodo, dal 7,42 % (1.464 pv) incrementano di due volte e mezza, raggiungendo il 17,81 % (4.175 pv, +2.997 pv);
- i no-logo indipendenti, sempre nel medesimo periodo, segnano un più modesto incremento dal 14,45 % (2.849 pv) al 15,26 % (3.577 pv, +728 pv).
Complessivamente, gli impianti con marchio (di qualunque assetto) costituiscono oggi l’84,74 % della rete totale (19.871 pv) contro l’85,55 % (16.874 pv) a fine ottobre 2016.
Di particolare rilievo è la statistica relativa a tutti i marchi presenti nella rete (compresi quelli delle compagnie petrolifere): al 30.10.2024 sono 313 contro i 123 del 30.10.2016, con un incremento di due volte e mezza.
Nel segmento degli operatori indipendenti (esclusi i no-logo) si è inoltre rilevata (come illustrato nella tavola successiva) una serie di classi per numero di impianti associabili ad un logo:
- > 200 p.v.
- da > 100 a 200 p.v.
- da > 50 a 100 p.v.
- da > 30 a 50 p.v.
- da > 20 a 30 p.v.
- da > 10 a 20 p.v.
- da > 5 a 10 p.v.
- da > 1 a 5 p.v.
- e, infine, 1 solo p.v.
In termini di valutazione del fenomeno della “dispersione” nella rete,
- si è tenuto conto anzitutto di distinguere tra marchi con più di 100 impianti e marchi fino a 100 impianti (tra questi rientrano anche i no-logo che hanno un rapporto 1 pv/1 operatore): a fine ottobre 2016 il secondo raggruppamento (fino a 100 impianti) contava 4.115 pv e 6.631 pv ne conta a fine ottobre 2024;
- in secondo luogo, si è suddiviso il numero di pv dei marchi fino a 100 pv per il numero dei marchi/operatori ad essi riferibili (inclusi altresì i no-logo): a fine ottobre 2016 la media in questo segmento della rete era di 1,39 pv/operatore (4.115 pv/2.963 soggetti), a fine ottobre 2024 si era modificato in 1,71 pv/operatore (6.631 pv/3.876 soggetti);
- la dispersione nella rete maturata in otto anni è rappresentata chiaramente dalla proliferazione dei soggetti indipendenti (da 115 a 304 con marchio non petrolifero, da 2.849 a 3.577 no-logo), sia pure con un lieve miglioramento del tasso “punti vendita per operatore fino a 100 pv”, che passa da 1,39 a 1,71.
VARIAZIONI BANCA DATI RETE MIMIT – 30.10.2024 VS/ 30.10.2016
A livello territoriale, sempre al 30.10.2024 sul 30.10.2016, si sono confrontate le consistenze delle reti dei punti vendita nelle regioni e province autonome, come evidenziato nella tavola successiva.
VARIAZIONI PV REGIONI E PROVINCE AUTONOME – 30.10.2024 VS/ 30.10.2016
L’articolo LA RETE NELLA BANCA DATI MIMIT: UN CONFRONTO TRA IL 2016 ED IL 2024 proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.