In questi giorni si legge sui media nazionali e locali, sui blog e su ogni altra fonte di “informazione” la seguente notizia: “denuncia alle Procure della Repubblica di …[N.d.R.: segue Procura territorialmente adita], nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana; e, contestualmente, nei confronti delle pompe e dei grossisti che nel corso di queste settimane hanno speculato sulle vacanze degli italiani”.
Ci limitiamo, fatte alcune premesse tecniche, a porre a codesti benemeriti maratoneti degli esposti in Procura alcune domande:
- LE “ACCISE DI UNA SOLA SETTIMANA”?
- in premessa diciamo che il mix delle vendite dei prodotti si stima in 65 % gasolio e 35 % benzina e che le accise valgono, sempre tenendo presente il mix delle vendite, 0,656 euro/litro (0,728 per la benzina e 0,617 per il gasolio);
- diciamo anche che in un intero anno di 52 settimane come il 2022 in tutto (benzina e gasolio sia sulla rete sia in extra rete) si sono venduti 37,707 miliardi di litri;
- e diciamo anche che, sempre nel 2022, nel mese di luglio si sono venduti 3,391 miliardi di litri e nel mese di agosto 3,242 miliardi di litri;
- se lo Stato ha “incamerato SOLO NELL’ULTIMA SETTIMANA 2,2 MILIARDI DI EURO DI ACCISE”, si deve dedurre che, SOLO NELL’ULTIMA SETTIMANA, dovrebbero esserci state vendite per la bellezza di 3,352 MILIARDI DI LITRI (IN UNA SOLA SETTIMANA), cioè il 9 % di tutto l’anno 2022 – ripetiamo, fatto di 52 settimane, oppure l’equivalente di un intero mese di luglio o di agosto del 2022;
- la domanda, pertanto, è: com’è possibile che IN UNA SOLA SETTIMANA si sia potuto vendere il 9 % di tutto l’anno 2022 – ripetiamo, fatto di 52 settimane -, oppure l’equivalente di un intero mese di luglio o di agosto del 2022?
- è possibile che gli italiani siano stati colti da un irrefrenabile desiderio di movimento come se non ci fosse un domani, al punto di consumare IN UNA SOLA SETTIMANA il 10 % di quel che di solito, pandemie permettendo, consumano in un anno?
- più crudamente: quando si parla di “accise incamerate” e di “una sola settimana” è stato espresso esattamente ciò che si intendeva esprimere?
LO STATO SI È “APPROPRIATO INDEBITAMENTE” DELLE ACCISE?
- che le accise non siano simpatiche a nessuno è un fatto, soprattutto quando sono tra le più elevate di Eurolandia (per la benzina al secondo posto dopo l’Olanda, per il gasolio al primo posto su 27 Paesi), non piacciono neppure a chi scrive;
- ma, stante la normativa vigente – right or wrong che sia –, lo Stato ha agito legalmente e non si è appropriato indebitamente di nulla, per cui la domanda è: si vuol dire che lo Stato avrebbe dovuto ESENTARE le vacanze dalle accise? e invece i giorni di lavoro no, oppure che altro?
- FORSE SI INTENDEVA QUALCOSALTRO?
- si può però concedere il beneficio del dubbio e mettiamo che i media abbiano schematizzato, semplificato, perfin travisato i concetti (accade talvolta per pigrizia o superficialità) che sostengono le ragioni dell’esposto “a 104 procure”; perciò cercheremo di fare un’opera di intelligence;
- domanda ipotesi uno: forse si intendeva che: gli aumenti sono costati 2,2 miliardi di euro agli automobilisti, ossia che questo sarebbe il valore corrisposto in più alla pompa?
- bene, in sessanta giorni (NON IN UNA SETTIMANA) gli aumenti dei prezzi medi nazionali – sempre calcolando il mix dei consumi 65 % gasolio e 35 % benzina, calcolando anche l’80 % di rifornimenti in servito e il 20 % in self – sono stati di 0,120 euro/litro (0,089 per la benzina e 0,137 per il gasolio), se consideriamo che in due mesi possono essere stati venduti circa poco più di 6,6 miliardi di litri come nel 2022, la maggiore spesa alla pompa è di circa 800 milioni di euro, quasi tre volte di meno di 2,2 miliardi;
- conclusione: non ci siamo!
- domanda ipotesi due: forse si intendeva dire che: gli aumenti dei prezzi industriali hanno prodotto a vantaggio dello Stato un “indebito sovragettito” di 2,2 miliardi di euro?
- bene, se in sessanta giorni (NON IN UNA SETTIMANA) la maggiore spesa sostenuta alla pompa – come spiegato sopra – è stata di 800 milioni di euro in più, la parte IVA di questo volume è di 144 milioni di euro (imponibile 656 milioni + IVA 22 % 144 milioni = 800 milioni), e questo sarebbe il vero sovragettito, ossia UN QUINDICESIMO di 2,2 miliardi di euro;
- conclusione: neanche qui ci siamo!
- domanda ipotesi tre: forse si intendeva dire che – come spesso viene comunicato traguardando l’oggi come fosse per l’eternità – IN UN INTERO ANNO il “sovragettito” può arrivare a queste condizioni a 2,2 miliardi di euro?
- bene, se in sessanta giorni (NON IN UNA SETTIMANA) il sovragettito è di 144 milioni, in dodici mesi (nell’ipotesi che tutto si cristallizzi all’attuale situazione, ipotesi implausibile) sarà pari a 144 milioni diviso due mesi per dodici mesi, ossia 864 milioni di euro, ossia circa il 40 % di 2,2 miliardi;
- conclusione: manco in questa versione ci siamo!
Dopo tutto questo, dopo concesso – inutilmente – il beneficio del dubbio che i media non abbiano capito una mazza di quel che volevano dire i presentatori dell’esposto in Procura, rimane l’ultima domanda: come diavolo viene sparato lo scandaloso numero di “2,2 miliardi di euro in una sola settimana” da “congelare” perché frutto di “appropriazione indebita” da parte dello Stato che si spartirebbe i soldi delle “vacanze degli italiani” con “pompe e grossisti”?
Le “pompe“, o più umanamente i “benzinai“, si ricordano bene che così – ossia con la fake dell’aumento dei prezzi pescata sulle eccezioni marginalissime – é cominciata ad inizio anno la fiaba del “cartello“; ora il cartello c’é e non ha fatto né miracoli né misfatti (né poteva farne nonostante si ritenesse fosse il “calmiere” di manzoniana memoria).
Questa volta, sugli stessi presupposti (forse sul vacanziere di Selinunte turbato dai prezzi di Villoresi, 1.610 km di distanza) si effigia di ladro lo Stato (che, per inciso, concede contributi a sostegno di chi così lo dipinge) e il Benzinaio, ma a pagare saranno presumibilmente ancora sempre gli “ultimi“…
L’articolo MEF E “POMPE” SI APPROPRIANO INDEBITAMENTE DI 2,2 MILIARDI DI EURO DELLE VACANZE??? proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.