Monitoraggio mensile dello «stacco Italia» del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale rispetto all’Unione Europea dei due carburanti di maggiore consumo [benzina e gasolio].
Sulla base di quanto già attuato dal 2014 in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA [che pubblica i dati si sintesi con cadenza mensile], FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO [che pubblica i dati con regolarità settimanale con l’elaborazione «Meteo Carburante: il prezzo che fa», in uscita ogni venerdì], il monitoraggio avviene con le seguenti metodologie:
– i risultati costituiscono la media aritmetica mensile dei dati pubblicati settimanalmente dalla Commissione Europea [sulla base delle segnalazione dei singoli Paesi Membri dell’Unione, cfr. il seguente indirizzo web
www.ec.europa.eu/energy/en/data-analysis/weekly-oil-bulletin
– il calcolo dello «stacco» avviene per differenza tra dato Italia del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale, e quello della media aritmetica [e non già ponderale in base ai volumi dei consumi dei diversi Stati – come sono invece calcolate le medie comunitarie – proprio per apprezzare correttamente le differenze tra la stessa unità di prodotto (un litro di benzina o gasolio)] delle stesse grandezze in ciascuno dei singoli 28 Membri dell’Unione [indipendentemente alla loro appartenenza all’area monetaria euro o meno, in quanto tutte le grandezze sono espresse in euro/litro];
– per il prodotto benzina il calcolo dello «stacco» fino all’anno 2020 ha tenuto conto dell’imposta comprendendovi, oltre all’accisa nazionale, l’incidenza ponderata delle addizionali regionali [in base alla quota di vendite in ciascuna regione sul totale nazionale] per correttamente tarare le componenti delle imposte stesse e del prezzo industriale; dal gennaio 2021, a seguito della abolizione dell’IRBA, si fa pertanto riferimento esclusivamente all’accisa nazionale, pari a 0,72840 euro/litro.
La pubblicazione espone i dati mensili, le medie annue e le medie cumulate dei mesi già chiusi nel caso di esercizio annuo a partire dal 2011.
Tale scelta è stata ritenuta opportuna per evidenziare l’effetto sugli «stacchi» delle politiche fiscali nazionali italiane, in particolare in dipendenza dei cospicui incrementi dell’accisa – e anche delle aliquote IVA – intervenuti nell’esercizio 2011 [ed in misura minore negli esercizi successivi], che hanno influenzato gli «stacchi» in due direzioni opposte: l’incremento, da un lato, dello «stacco» del prezzo al consumo e delle imposte, il decremento dello «stacco» del prezzo industriale.
Dal monitoraggio, si osserva quanto segue:
– nel periodo gennaio – dicembre 2011 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,126 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,083 euro/litro per le imposte (ossia il 65,56 % dello «stacco» totale] e per +0,044 euro/litro per il prezzo industriale (34,44 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,099 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,062 euro/litro per le imposte (62,26 % dello «stacco» totale] e per +0,037 euro/litro per il prezzo industriale (62,26 % dello «stacco» totale];
– nel periodo dicembre 2011 [nel dicembre 2011 ci fu il più cospicuo aumento delle accise, il 22 marzo 2022 la più grande diminuzione in assoluto] – aprile 2022 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,232 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,229 euro/litro per le imposte [98,64 % dello «stacco» totale] e per +0,003 euro/litro per il prezzo industriale [1,36 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,206 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,218 euro/litro per le imposte [105,65 % dello «stacco» totale] e per -0,012 euro/litro per il prezzo industriale [-5,65 % dello «stacco» totale];
– dal gennaio 2011 all’aprile 2022 lo «stacco» con l’Unione Europea per le grandezze relative alla benzina passa da +0,096 a +0,027 euro/litro [decremento di +0,069 euro/litro e del -71,88 %] per il prezzo al consumo, da +0,050 a -0,024 euro/litro [decremento di -0,074 euro/litro e del -148,00 %] per le imposte, nonché da +0,046 a +0,051 euro/litro [incremento di +0,005 euro/litro] per il prezzo industriale;
– per le grandezze relative al gasolio, dal gennaio 2011 all’aprile 2022 lo «stacco» con l’Unione Europea passa da +0,066 a -0,026 euro/litro [decremento di +0,092 euro/litro e del -139,39 %] per il prezzo al consumo, da +0,030 a -0,034 euro/litro [decremento di -0,064 euro/litro e del -213,33 %] per le imposte, e da +0,036 a +0,008 euro/litro [decremento di -0,028 euro/litro] per il prezzo industriale;
– la media del mese di aprile 2022 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto benzina determinato in: +0,027 euro/litro prezzo al consumo, -0,044 euro/litro imposte e +0,051 euro/litro prezzo industriale;
– la media del mese di aprile 2022 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto gasolio determinato in: -0,026 euro/litro prezzo al consumo, -0,034 euro/litro imposte e +0,008 euro/litro prezzo industriale.
L’articolo MONITORAGGIO «STACCO ITALIA – U.E.» – APRILE 2022 proviene da FIGISC – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.