Bene incontri con Unem e Assopetroli; adesso linee programmatiche condivise per la riforma della rete e la tipizzazione di nuove forme contrattuali.
Sperduto: situazione energetica ingestibile, Cingolani convochi il tavolo di filiera
La Giunta nazionale Faib riunita il 21 aprile 2022 in modalità online ha deliberato sui temi all’ordine del giorno in riferimento alle relazioni industriali, al Tavolo di settore, alla Riforma della rete carburanti, al DL taglia Accise, al Rilancio del Cipreg, alle situazioni territoriali.
Dopo una breve introduzione del Coordinatore nazionale Gaetano Pergamo, il Presidente Giuseppe Sperduto ha svolto la relazione introduttiva ai lavori di Giunta.
Il Presidente ha ripercorso lo stato del confronto con le compagnie, partendo dal negoziato in corso con Q8 per la condivisione dell’Accordo di secondo livello per il contratto di commissione. Sperduto ha detto che la trattativa è su una buona strada e che le posizione delle parti sono abbastanza vicine, restando da definire alcuni aspetti economici e normativi. Sullo stesso fronte proseguono i tentativi finora andati a vuoto, nel silenzio del Ministero della Transizione Ecologica, che pure dovrebbe vigilare sull’obbligatorietà dell’azione negoziale, per portare la Tamoil al tavolo per il rinnovo dell’Accordo scaduto da oltre un decennio; su questo è attualmente allo studio anche un’azione legale per vedere condannata la Tamoil per sottrazione all’obbligatorietà negoziale prevista dal D. Lgs. 32/98, dalla L. 57/2001 e 27/2012. Per quanto riguarda EG, il negoziato è momentaneamente in una fase di stallo, bloccato intorno ai temi del rinnovo degli aspetti economici e normativi. Sul fronte di Petrolifera Adriatica, oggi ribattezzata in PAD, le Associazioni hanno manifestato- nuovamente- alla società la più ampia disponibilità alla ripresa del confronto per definire un Accordo che rinnovi quello del 16 luglio 2014 tra le Federazioni dei gestori e la Esso, nel quale la Pad è subentrata. Prosegue anche il confronto con Eni per il rinnovo dell’Accordo in Autostrada e il confronto con IP per il monitoraggio dell’Accordo sottoscritto l’11 dicembre 2020.
Sul tavolo di settore il Presidente Sperduto ha descritto positivamente le relazioni in corso con Unem e Assopetroli, dove i tavoli hanno registrato la convergenza sui temi del contrasto alla doppia illegalità, fiscale e contrattuale. Su quest’ultima, la rappresentanza dei titolari di autorizzazione hanno concordato con le OOSS sul fatto che si tratta di una concorrenza, ancorché eticamente riprovevole, sleale che rilascia effetti negativi sul settore, sia dal punto di vista economico che della dequalificazione professionale. Si tratta di un problema di grande importanza perché inquina il comparto ed oggi rappresenta soglie intollerabili di penetrazione, situandosi ben oltre la metà degli impianti che sarebbero condotti in violazione della legge- anche qui nel silenzio generale di Ministeri, organi di controllo come GDF, INPS ed Inail e finanche dell’Antitrust, a cui le OOSS hanno denunciato puntualmente il fenomeno- con ingenti danni alle casse erariali e alla corretta concorrenza, inquinata da pratiche illegali. Sperduto ha detto chiaramente che il problema è l’obbligatorietà contrattuale e la sua sanzionabilità, da prevedersi per legge con correttivi- per i titolari di ridotte dimensioni- capaci di prevedere in automatico meccanismi di determinazione dei margini di remunerazione dei gestori, in linea con quelli medi di settore, aggiornati di anno in anno all’indice di inflazione. Per Sperduto la filiera è ad un passaggio epocale: si tratta di definire il futuro della rete e il suo ruolo nel panorama energetico della mobilità; di attore protagonista o destinato alla marginalità. Per essere al centro devono essere fatti investimenti e definite norme che localizzano sulle aree a ciò destinate tutte le attività finalizzate al rifornimento auto, siano esse ibride, elettriche che di nuove motorizzazioni, ponendo un freno al consumo di suolo e alla sottrazione indiscriminata di parcheggi urbani ai cittadini. Sul tema della doppia transizione- energetica e digitale- per il Presidente Faib si gioca la partita del futuro della rete, sia in funzione della razionalizzazione-ponendo, nell’ambito del PNRR obiettivi precisi e inderogabili- che del contrasto all’illegalità fiscale e contrattuale. In questa ottica è opportuna anche una rivisitazione e una condivisione di nuove tipologie contrattuali in linea con le esigenze di un mercato sempre più dinamico per mettere fine una volta per sempre agli accordi one to one.
Sul decreto taglia Accise, la Federazione ha espresso apprezzamento per l’intervento di riduzione del carico fiscale a condizione che questo non venga riversato sull’ultimo anello della filiera, prevedendo una necessaria quanto giusta compensazione sui prodotti in giacenza al momento del taglio delle accise. La possibile proroga alla fine del mese di giugno rende indispensabile ed urgente la misura compensativa già nella conversione in legge del DL 21/22. Sulla gestione del provvedimento Sperduto ha rilevato le anomalie gestionali e normative che hanno generato confusione, nonostante le assicurazioni dell’Agenzia delle Dogane e del suo Direttore. Le Federazioni dei gestori sono impegnate a sensibilizzare le forze parlamentare a far recepire le proposte emendative per la compensazione dell’anticipo fiscale effettuato al momento del taglio delle accise.
Sul fronte del rilancio del Cipreg, il Presidente ha illustrato lo stato del Centro italiano per la previdenza dei gestori carburanti. Lo strumento copre poco meno della metà dei gestori italiani in quanto il bonus di fine rapporto o viene trattenuto dai titolari di autorizzazione o addirittura illegalmente sottratto ai gestori. Il Presidente del Cipreg Pergamo ha ricordato che il bonus di fine gestione discende direttamente dagli Accordi interprofessionali- a valenza erga omnes- tra le Associazioni dei gestori maggiormente rappresentative a livello nazionale e quelle dell’industria petrolifera e degli operatori indipendenti titolari di autorizzazione, espressamente richiamati dal D. Lgs. 32/1998, come integrati dalla L.57/2001 e dalla L.27/2012, a cui la normativa nazionale di settore, in coordinamento con il Reg. UE 330/2010, rimette la relativa disciplina dei rapporti economici e normativi. La Legge demanda ai suddetti Accordi le modalità di cessione gratuita, il tipo di contratto, e le modalità di trattamento economico da riservare ai gestori, compreso il bonus di fine gestione. Ogni gestore deve pretendere dal proprio titolare di autorizzazione, sia esso compagnia che retista privato, il Bonus di fine Gestione. Il Cipreg costituisce una scelta che il gestore può esercitare spostando l’accantonato- ossia il Bonus- dalle casse del titolare di autorizzazione-alle convenzioni sottoscritte dal Cipreg. IL Presidente del Cipreg ha quindi reso noto alcune deliberazioni del Consiglio Direttivo del centro di previdenza consistenti in una rinnovata azione di diffusione dello strumento presso i gestori, soprattutto più giovani, degli impianti e la previsione di nuove iniziative a sostegno.
Sulle situazioni territoriali, registrando alcune criticità, il Coordinatore ha riferito che Faib nazionale ha segnalato tali problematiche alle strutture competenti per area geografica, così come prevede lo Statuto. Allo stato, risulta alla struttura nazionale che provvedimenti e iniziative ad hoc siano stati intrapresi per affrontare correttamente in sede locale le questioni sollevate direttamente con gli interessati.